Daniele Castagnoli

PIER FRANCESCO LISTRI

UN ARTISTA INVENTORE FRA MANUALITA' E FANTASIA
C’è a Firenze un fiorentino artista artigiano che nella sua bottega arieggiante le antiche donatelliane botteghe quattrocentesche, sta producendo cose nuove, con inventiva pari alla perizia, delle quali pubblico e mercato stanno appena accorgendosi. Colpisce di lui e delle sue opere, la sapienza onnivora nel trattare i materiali più vari, (con un precoce apprendistato di lavoro, dai suoi tredici anni) soprattutto ferro e vetro che modella in felici e costanti connubi. La sua riuscita ambizione è di realizzare sculture, che sono ora vere e proprie sculture, ora invece geniali applicazioni della scultura a situazioni o a cose che hanno pratica utilità quotidiana. Per esempio i cancelli. In belle ville toscane, a Poggio Imperiale, a Pratolino, a Bagno a Ripoli, ecco appunto cancelli istallati che fondendo solidissimo ferro, ma originalmente lavorato, a vetri incastonati e colorati, creano manufatti e forme di forte impatto espressivo, e "raccontano" valori simbolici eleganti e vigorosi. L'intenzione, riuscita, dell'autore è - in un contesto urbano e paesaggistico come quello toscofiorentino, segnato da tanta bellezza del passato - di inserire la voce dell'arte contemporanea, meglio se coniugando valori estetici a oggetti del pratico uso quotidiano. Così sono nate anche sedie-sculture, con seduta e spalliera in ferro e vetro e anche mobili, lampade che coniugano appunto il valore estetico della scultura con l'uso pratico. Il nostro artista, che ama conferire alle sue cose valori anche simbolici, è dotato fra l’altro di una sorta di felice ironia tanto da costruire persino delle cucce-sculture per cani. S'intende che la novità conta in quanto è corredata dalla bontà dei risultati. Buona parte della sua attività è poi rivolta alla realizzazione di sculture-sculture, talora di grandi dimensioni, altre volte invece (35 centimetri di altezza) quasi antichi bronzetti. Ecco allora, per chiese e conventi, un originale reliquario con la figura di Maria che indica e sostiene nelle mani una reliquia. Ecco, in piccolo formato, sculture simboliche che rappresentano i Dieci Comandamenti, ecco una bella Croce, poi rifatta in dimensione micro come pendente-gioiello in argento e pietre, frutto quest'ultima di una serie che, d'intesa con un prestigioso gioielliere fiorentino, il nostro artista ha di recente realizzato (otto multipli per ogni modello). Sempre una quasi filiforme leggerezza muove il ferro lavorato, attraverso la libertà dell'aria mentre il vetro anima e colora le forme che, quando appartengono al figurativo, risultano sempre fortemente stilizzate. Non ultima nota è che quasi tutte le sue sculture sono "mobili", nel senso che, per la loro leggerezza, oscillano leggermente nello spazio così da promuovere un'ulteriore suggestione. Il nostro autore è anche provetto restauratore, professione che ha esercitato a lungo negli anni passati e, in questa veste, ha operato, con restauri radicali in Firenze in grandi palazzi gentilizi, - per conto di un importante antiquario - sia per le parti architettoniche sia per quelle dipinte come anche in alcune chiese come a Meleto. Di fronte a tanta onesta inventiva e originalità, servite da una manualità fantasiosa e provetta, c’è da credere che la sua opera si affermi presto fra amatori, collezionisti e anche sul mercato dell'arredamento.

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